Memorie di una signora perbene

Residenza artistica di produzione
(Dicembre 2018 - Durata 15 gg)

Collettivo Derive Teatro - Bologna
[Premio Estrocorti 2018]
con Edoardo Pitrè, Agata Marchi, Kijera Lamin, Vittoria Pitrè, Florea Alexandra Florentina

Il progetto “Memorie di una signora per bene” ha previsto la realizzazione di una residenza artistica curata dal giovane regista calabrese Edoardo Pitrè e dalla sua Compagnia “Derive Teatro”. La residenza ha coinvolto cinque artisti, affiancati in residenza da azioni di tutoraggio tecnico, artistico ed organizzativo. Oltre alle attività di laboratorio, è stata prevista la realizzazione di prove aperte al pubblico e una restituzione finale.

Parigi, 1968. Una quarantenne dirigente d’azienda, madre di una ragazza che non capisce, si “vede vivere” e si sente perduta. La realtà che la circonda improvvisamente le pare incrinata, come se tutto ciò che conosceva come normalità avesse cambiato volto. “Deve essere successo qualcosa, una domenica mattina, sì, perché mi sono accorta che non c’era più nulla da fare, come se Dio, avesse cambiato le carte in tavola senza farci sapere niente…

Memorie di una signora perbene” è una riscrittura al femminile, di Scomparsa di un uomo lodevole di Gianni Celati che chiude la sua tetralogia sulle apparenze. Uomini e donne alle prese con la vita di ogni giorno si trovano di fronte all’inaspettato: di colpo qualcosa si incrina e va in frantumi, mostrando ciascuno a sé stesso come un punto disperso fra milioni di “lumicini percorsi da brividi”, estranei l’uno all’altro. Ma perché si incrini qualcosa, è necessario un contatto. Per compiere il proprio destino verso un oscuro polo celeste, bisogna mettersi in ascolto, in cammino.

Ad un certo punto, ci siamo accorti che la storia sarebbe stata ancora più interessante se all’originale protagonista maschile, avessimo sostituito una madre, una signora perbene. Gli attori in scena sostengono il monologo interiore della protagonista, sfiorandosi appena, passano attraverso i suoi ricordi. Emergono i percorsi quotidiani di moderni “bimbi sperduti” alle prese con un presente a loro incomprensibile ma incapaci di mettersi in cammino. La nostra donna lodevole forse non lascerà di sé che un granello di sabbia in questo deserto, eppure chiosa nel suo memoriale: “Nell’essere perduti noi aspettiamo che gli altri ci trovino, perché solo loro possono trovarci in tutto l’universo”.

Allora mi accorgo che il teatro è un passo quasi indispensabile: dà la possibilità esclusiva di un incontro.

Edoardo Pitrè –

 

Memorie di una signora perbene (7)
Ad un certo punto uomini e donne alle prese con la vita di ogni giorno si trovano di fronte all’inaspettato: di colpo qualcosa si incrina e va in frantumi, mostrando ciascuno a se stesso come un punto disperso fra milioni di “lumicini percorsi da brividi”, estranei l’uno all’altro.