Leviatano

Residenza artistica di studio e ricerca drammaturgica
(giugno 2021 - Durata 15 gg)

Carmentalia - Confraternita del Chianti | Alessia Sorbello, Giulio Forges Davanzati, Andrea Trovato, Marco di Stefano | Riccardo Tabilio

Tre attori, musicisti, performer.
Tre microfoni ad asta.
Due amplificatori Marshall.
Due chitarre.
Un distorsore.

Leviatano è uno spettacolo rock. Il racconto di un caso di cronaca che diventa emblema di uno dei mali della contemporaneità: l’Effetto Dunning – Kruger. Un racconto profondamente radicato negli anni ’90, uno dei decenni più rivoluzionari a livello musicale. Ed è proprio con questa musica – interpretata dal vivo dagli attori – che vogliamo costruire la drammaturgia dello spettacolo, sfruttando al meglio le qualità vocali e musicali dei tre interpreti. Valorizzare la dimensione “frontale” prevista dal testo in un concerto che sappia unire scene di fiction e momenti metateatrali attraverso il filo conduttore della musica. Una musica che è anche bagaglio personale del gruppo di lavoro, composto da artisti tra i 35 e i 40 anni che con questa musica sono cresciuti.

Questa l’idea di Riccardo Tabilio, autore di Leviatano, in residenza a _Polistena insieme alle compagnie Carmentalia e La Confraternita del Chianti.
Una residenza speciale perché si inserisce all’interno della rete NdN – Network drammaturgia Nuova e rappresenta la prima residenza dell’anno ponte per DRACMA  e la terza delle residenze per le compagnie, vincitrici del bando produzione di NdN.

Durante la residenza a Polistena, le compagnie hanno lavorato con l’autore per terminare il processo drammaturgico e hanno approfondito il tema della “stupidità” all’interno del laboratorio teatrale che ha visto coinvolti per due giorni 10 cittadini della Piana.

Al termine della residenza le compagnie hanno regalato alla città di Polistena una prova aperta dello spettacolo nella quale, con la regia di Marco Di Stefano, l’elegante trasformismo di Forges Davanzati, il sulfureo candore di Trovato, e la densa vocalità della Sorbello, trasformano in cosa viva la storia anonima del rapinatore per caso McArthur Wheeler e dello studio sociologico su stupidità e eccessiva percezione di sé oggi noto come Effetto Dunning-Kruger pubblico, rivelando in platea insicurezze e frustrazioni di ognuno, fino alla standing ovation finale, convinta, lisergica, liberatoria.

E se pensassimo tutto da un punto di vista caratteriale, emotivo, psicologico, energetico, quale sarebbe il risultato? Quali sarebbero le condizioni esterne e in che modo muterebbero l’identità?  Se qualcosa di così determinato e complesso come il nostro corpo e il nostro DNA possono cambiare in così breve tempo, quanto gli eventi determinanti della nostra vita condizionano il nostro essere?