spettacolo
SCHEDA
Foto Salvatore Colloridi |
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LA CREATURA PREDILETTA | |
regia Andrea Naso | |
Il titolo stesso (Creatura prediletta) si riferisce alla Calabria ed è citazione contenuta nel famoso testo di Leònida Repaci “Quando fu il giorno della Calabria” che sintetizza il tema e aprirà lo spettacolo, “prologo e summa” della pièce. Un approccio ironicamente fatalista e non volutamente risolutivo quello di Repaci nel racconto del “concepimento divino della Calabria” che non affronta il problema “antropologicamente”, non ricerca le cause del dramma perpetuo della cosidetta “razza maledetta”.“Quando fu il giorno della Calabria Dio si trovò in pugno 15000 km2 di argilla verde con riflessi viola. Pensò che con quella creta si potesse modellare un paese di due milioni di abitanti al massimo. Era teso in un maschio vigore creativo il Signore, e promise a se stesso di fare un capolavoro(…)” finché, continua Repaci, non interviene il “ sonno divino” ad oscurare le “cose belle” donate alla Calabria per lasciare spazio alla creazione luciferina “le dominazioni, il terremoto, la malaria, il latifondo, le fiumare, le alluvioni, la peronospora, la siccità, la mosca olearia, l’analfabetismo, il punto d’onore, la gelosia, l’Onorata Società, la vendetta, l’omertà, la violenza, la falsa testimonianza, la miseria, l’emigrazione. Dopo le calamità, le necessità: la casa, la scuola, la strada, l’acqua, la luce, l’ospedale, il cimitero. Ad esse aggiunse il bisogno della giustizia, il bisogno della libertà, il bisogno della grandezza, il bisogno del nuovo, il bisogno del meglio”.Questa “altalena” accompagnerà il viaggio poetico narrativo degli interpreti, secondo un filone narrativo tracciato nel prologo di Repaci, e più ampiamente descritto dai versi di Argiroffi, Calogero, Costabile e lo stesso Repaci. |
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