CON GRANDE SPREZZO DEL RIDICOLO

Residenza artistica di studio, ricerca drammaturgica E MESSA IN SCENA
(MAGGIO - GIUGNO 2023) VINCITRICE bando NdN produzione

Asini Bardasci

La residenza artistica della compagnia Asini Bardasci nasce all’interno del “bando produzione” NdN 2022 su un testo di Fabio Marson – drammaturgo, vincitore del bando autori NdN 2022.

Una coppia, appena giunta nella Torino di fine XIX secolo, cerca di adattarsi nella grande città: casa nuova, abitudini nuove, comunità nuova. Il marito, Giuseppe, impiegato al Ministero degli Esteri, un giorno si imbatte, presso il Parco del Valentino, nel recinto di sei presunti nobili Assabesi, nell’ambito della Grande Esposizione Italiana; qui rimarrà folgorato dalla bellezza della principessa africana.
Questo incontro, costantemente supervisionato dal Guardiano del parco, si ripeterà e porterà a destabilizzare la relazione di Giuseppe con la moglie, Elena, tanto che una sera lo stesso Giuseppe tenterà di baciare la principessa e tutta la situazione, sia interna alla famiglia, sia interna all’evento espositivo stesso imploderà su se stessa.

note di regia
“Con grande sprezzo del ridicolo” è la punta di un iceberg virtuoso coordinato dalla rete NdN; rete di partner localizzati in tutta Italia, che hanno permesso un approccio creativo e con le giuste tempistiche alla messa in scena. Ho amato da subito il testo nato dalla penna di Fabio Marson, vincitore della prima parte del bando. Ho sentito che la superficie su cui si svela la drammaturgia aveva radici ben più profonde. Queste radici parlavano di legami, relazioni, sogni proibiti, e spesso non realizzabili, menzogne e tradimenti, dove spesso il tradire coincide con la mancanza di mettersi nei panni degli altri. Sono partito dalla costruzione archetipica dei personaggi: Giuseppe Musso ha tratti riconducibili a tutti i maniaci di successo con la sindrome del perdente addosso, Elena è debole ma è un tratto che con il passare del tempo perde a favore di una consapevolezza che la porta ad avere molto più potere, infine il Guardiano che rimane senza nome per quasi tutto lo spettacolo, è l’altra faccia della medaglia, il lato opposto di Giuseppe Musso che attenta alla fantasia, che sogna di essere altro, ma lui è consapevole, a differenza del Musso, delle dinamiche della grande città, delle sue passioni e tentazioni. Gli Assabesi e la Baia ricostruita nel parco del Valentino sono l’ospite atteso, anelato, visto (ma poi chissà quanto…) solo dai protagonisti dello spettacolo. Kadiga è una chimera, la principessa suo malgrado, la vera attrazione: tutti sono innamorati di Kadiga, tutti sono stregati da Kadiga, tutti vogliono Kadiga.

Il testo ambientato nel 1884 si divide in due grandi emisferi, quello della casa e quello del parco del Valentino; nella mia regia ho cercato di mescolare i piani, di fonderli, di avvicinare a noi un’epoca passata, portando lo spettacolo a una visione futuribile. Le musiche, la scenografia e gli abiti sono stati costruiti artigianalmente da tre interpreti autoriali del proprio mestiere: Andrea
“Jimmy” Catagnoli, Marco Scarpa e Lapi Lou. Voglio menzionare, oltre ai miei cari colleghi Marco De Rossi e Lucia Bianchi che hanno superato e sopportato prove difficili, Max Mugnai, a cui va un plauso speciale, vero e proprio alchimista della luce, capace di creare atmosfere, emozioni, pulsioni altre, un Deus ex Machina che ha spinto lo spettacolo fino al limite. L’amore è qualcosa di meraviglioso, quello che prendi, quello che dai, quello che perdi e quello che avrai… questo è quello che risponderò alla prima persona che mi chiederà di questo spettacolo, questo è quello che sta dietro “Con grande sprezzo del ridicolo”.

Filippo Paolasini – Asini Bardasci

L’amore è qualcosa di meraviglioso, quello che prendi, quello che dai, quello che perdi e quello che avrai… questo è quello che risponderò alla prima persona che mi chiederà di questo spettacolo, questo è quello che sta dietro “Con grande sprezzo del ridicolo”.