PRAYER [FOR QUITE]

Residenza artistica di MESSA IN SCENA E DRAMMATURGIA
(SETTEMBRE 2024) VINCITRICE bando cura 2024

Ideazione e interpretazione a cura di Michela Aiello

La residenza artistica Prayer [for QUITE] con il progetto vincitore del bando CURA 2024 si è concentrata sulla ricerca drammaturgica e sulla messa in scena.

In bilico tra teatro di figura e performance, questo lavoro si pone l’obiettivo di mettere al centro della ricerca il rapporto marionetta – marionettista svelandolo nel bianco di uno spazio contemporaneo. Nato come omaggio al danzatore di butô Kazuo Ono, che iniziò a danzare a 51 anni e non smise fino alla sua morte a 101, è diventato – nel corso delle residenze – un lavoro che si interroga anche sul Sacro, sul senso di quello che ci mette in relazione con l’inizio e con la fine della vita, sulle possibilità di essere generative e sulla necessità del distacco. Centrale è la relazione tra la marionetta, K., e il suo doppio, la marionettista, un rapporto di interdipendenza che rimanda alla carnalità di un legame madre – figlio. L’effetto combinato della manipolazione a vista crea uno sdoppiamento, una drammaturgia complessa in cui si mischiano inquietudini e fantasmi. Prayer [for Quiet] è una preghiera alla calma, alla lentezza dei movimenti, alla fragilità. Al peso che ci portiamo nel cuore, perché diventi più leggero. “Un cuore oscuro, appesantito dalla colpa, che appartiene a tutti noi”, scrive Serena Prina nella postfazione ai Fratelli Karamazov.  Ed è proprio dal terzo libro dei Fratelli Karamazov – I lussuriosi, che parte la scrittura di questo progetto..

La bellezza è una cosa terribile e spaventosa. Fedor Dostoevskij, I Fratelli Karamazov